La Bottega della Strega
intervista a donne creative
Seguo Alessandra Mura e la sua La Bottega della Strega già da un po’ e, ho pensato subito a lei, quando mi sono chiesta chi volevo intervistare per la rubrica” Donne Creative”.
Alessandra è un’artigiana che crea delle vere e proprie magie colorate per i bambini: il suo mondo mi piace talmente tanto che, ogni volta che guardo una delle sue creazioni, vorrei tornare bambina per riempire la mia cameretta con la sua allegria. Non ho figli, ma sono una zia felice, e ho già deciso che è ad Alessandra che affiderò il compito di raccontare la mia gioia per questo nuovo arrivo.
Ti invito a dare un’occhiata allo shop di questa donna dalle mille sfumature e anche a leggere la sua storia, perché è la storia di una SognoViaggiatrice che ogni giorno lavora duramente per realizzare il suo sogno.
Nella mia guida gratuita per SognoViaggiatrici di ogni età ho delineato i primi passi che una persona è chiamata a compiere per realizzare il suo Sogno, e lo l’ho fatto seguendo gli insegnamenti che le favole nascondono tra le loro trame.
– Alessandra, ti va di giocare con me e provare a rintracciare questi passaggi nella tua vita?
Se la tua vita fosse una favola, un racconto da leggere ai bambini, la sera prima di andare a dormire come si intitolerebbe?
Sarebbe senza dubbio Pippi Calzelunghe!
– In ogni favola che si rispetti c’è il momento del bagliore (quando la protagonista si rende conto del suo dono ma teme di esprimerlo e quindi lo reprime, lo esprime di nascosto o lo fa solo nei ritagli di tempo).
Ci racconti di quando hai scoperto l’arte dentro di te e di come hai accolto questa rivelazione?
Ho avuto una maestra all’asilo super creativa che ci coinvolgeva in attività artistiche, e ricordo perfettamente l’eccitazione e la gioia che mi dava lavorare insieme a lei. Poi per tantissimo tempo ho come dimenticato tutto ciò, finché a distanza di una trentina di anni un’amica mi ha coinvolto casualmente in un suo lavoro, un dipinto su un muro, e magicamente si è riaccesa la scintilla.
– Proseguendo la nostra favola, la protagonista (il cui compito è quello di capire e realizzare se stessa) riceve la chiamata, o più chiamate, da parte dei messaggeri del suo sogno.
Non tutti i messaggeri vengono accolti a braccia aperte perché ci spingono a lasciare la nostra vita sicura (anche se non ci piace più) per metterci in viaggio. Nella tua vita quali sono stati i messaggeri che ha usato il tuo sogno per chiamarti? Sono state persone, coincidenze, incontri o sensazioni?
Senza dubbio una serie di coincidenze (anche se c’è chi dice che le coincidenze non avvengono mai per caso) e poi alcuni amici.
– Non ci sarebbe favola da raccontare se la nostra protagonista non avesse, dopo qualche resistenza, deciso di “mollare” il suo mondo sicuro e di accogliere la chiamata del suo sogno.
È successo anche a te? Quale scelta hai dovuto fare? A quale sicurezza hai dovuto rinunciare? Come ti sei sentita?
Il momento in cui ho accolto il mio sogno è stato liberatorio, in quel momento la mia vita mi stava così stretta che rischiavo di soffocare….ho dovuto “rinunciare” se così si può dire alle aspettative che altri avevano su di me, ma io ho solo gioito all’idea di essere finalmente libera di girare pagina.
– Le favole ci piacciono perché l’aiuto, quando la strada è quella giusta, arriva sempre!
Ci sono alleati, mentori e avvenimenti che provvidenzialmente aiutano l’eroina che ha deciso di “buttarsi”. Cosa è successo dopo che hai deciso di seguire il tuo sogno?
L’entusiasmo ha prevalso sulle paure e mi ha dato una grandissima spinta in avanti: mi sono buttata a capofitto nel mio nuovo lavoro, accogliendo novità ed esperienze come farebbe un bambino, e questo mi è servito a creare il bagaglio che oggi mi permette di crescere e migliorarmi.
– L’eroina che impara a far splendere il proprio sogno, arricchisce non solo se stessa, ma anche il mondo circostante.
Il tuo lavoro e le tue bellissime creazioni artigianali cosa donano a chi li acquista?
Torno a quello che ho detto un attimo fa “come farebbe un bambino” … credo che la mia capacità di vedere il mondo con gli occhi di un bambino, nonostante l’età e le esperienze di vita, si rifletta in tutto ciò che creo rendendo il mio lavoro colorato, semplice, gioioso e divertente
– E visse per sempre felice e contenta! Immagino che tu non sia sempre felice e contenta (anche se te lo auguro), ma cosa fai per rimanere fedele a te stessa?
Diciamo che mi viene molto naturale, per carattere sono molto poco incline ai compromessi, anzi spesso ho il problema inverso, e devo sforzarmi per omologarmi (passami il termine) agli altri e non trasformarmi un orso bruno nella caverna.
– Quanto è importante nutrire la tua anima? Come lo fai? Hai qualche routine come scrivere tutte le mattine, leggere o meditare?
Qua gioco facile, perché il destino ha voluto farmi nascere in un angolo di paradiso, la Sardegna, e crescere fra mare e campagna; per nutrire l’anima ho le mie passeggiate quotidiane con il cane, sul percorso ho solo l’imbarazzo della scelta. E aggiungerei per fortuna, perché sono una pigrona e crearmi una routine sarebbe stato difficili. Un’altra cosa che ritengo importantissima per crescere è viaggiare, e lo faccio appena posso.
– Hai appena lanciato un nuovo prodotto sul tuo shop: La capsula del tempo. Ci dici cosa contiene? Per chi è pensata? Tu: cosa metteresti nella capsula del tempo se qualcuno la regalasse a te?
La Capsula del Tempo è uno scrigno creato per conservare i ricordi dei bimbi dal momento in cui arrivano al mondo: il braccialetto dell’ospedale, la prima tutina, il quotidiano del giorno della nascita e man mano che crescono il ciuccio, la candelina del compleanno, il biglietto del primo viaggio e tutto ciò che rappresenta un ricordo prezioso da custodire in un posto magico. Un cofanetto in legno che dipingo su richiesta delle neo mamme (o delle neo zie alla ricerca di un regalo originale) e personalizzo con il nome del bimbo.
Nella phogallery c’è un assaggio del mondo della Bottega della strega, ma se vuoi saperne di più, ecco dove trovarla: