Burabacio

la fantasia è un posto dove ci piove dentro

Spesso la strada della SognoViaggiatrice è una strada solitaria.

Gli SpaventaSogni e i temibili MangiaSogni sono sempre lì in agguato, pronti a dirti che la fantasia e l’immaginazione sono belle ma nella vita ci vuole concretezza, che sognare, creare, disegnare e colorare sono attività per bambini non di certo per una persona adulta. Sono tutte fesserie! Ma ogni tanto abbiamo bisogno di qualcuno che ce lo ricordi.

Per questo, oltre a scrivere la guida gratuita  SMETTI DI INSEGUIRE I TUOI SOGNI. REALIZZALI! GUIDA PER SOGNO VIAGGIATRICI DI OGNI ETÀ ,  ho deciso di intervistare donne che, con la loro storia, ti possano dimostrare che i sogni sono qualcosa per cui vale la pena di mettersi in viaggio.

Sono felice, grata e onorata di poter iniziare questa rubrica con l’intervista ad una donna che ha fatto della creatività non solo un lavoro, ma anche un modo di vedere la vita.

La prima volta che ho visto sui social Burabacio ho sorriso e continuo a sorridere ogni volta che vedo i suoi post. Mi fa sorridere il suo nome ma, quello che più di tutto mi fa sorridere con il cuore, è il suo modo di raccontare con le immagini e il suo far diventare straordinario quello che i più considerano ordinario. 

Sabrina Ferrero (è lei Burabacio) è capace di far venire voglia di disegnare e cercare la meraviglia a chiunque, e lo fa mostrando quanto sia semplice e alla portata di tutti accedere alla fantasia e alla creatività.

Se sei una SognoViaggiatrice in cerca di ispirazione ti consiglio di fare una gita nel sito (e nel mondo) di Burabacio perché se “La fantasia è un posto dove ci piove dentro”  da Burabacio di fantasia ce n’è davvero tanta!

 

Sei sempre stata una persona creativa o c’è stato un momento in cui hai scoperto di esserlo?

Lo sono sempre stata fin da bambina però per tanti anni (dai 20 ai 30 anni circa) ho messo la creatività e il disegno in un cassetto. Ho iniziato a lavorare per agenzie di comunicazione ma a dispetto di quel che potrebbe sembrare non facevo un lavoro particolarmente creativo. Poi a 30 anni c’è stato un ribaltamento completo della mia vita e ho iniziato a disegnare per raccontarlo, raccontarmelo, analizzare quel che stava succedendo.

In che modo, oltre al tuo lavoro, la creatività è importante nella tua vita?

Il mio lavoro è una “scusa” per poter continuare a disegnare e giocare con la creatività, se avessi proseguito a lavorare in un’agenzia o qualsiasi altro lavoro avrei dovuto accantonarla. Soprattutto ora che sono mamma di due gemelle di quasi un anno e mezzo non avrei avuto modo di coltivarla, il tempo è sempre pochissimo.

Così ci ho costruito un lavoro intorno ma la creatività è presente in ogni momento della mia vita: voglio staccare dal lavoro di illustrazione per le case editrici? Disegno per me! Mi voglio rilassare appena le bimbe dormono? Faccio un collage. Sono al ristorante e vedo una cosa che mi colpisce? Tiro fuori un quaderno e inizio a disegnare intorno alle forchette. Cammino per strada e raccolgo foglie, fiori, bacche che uso per gli esercizi di meraviglia. Faccio fotografie che poi rielaboro disegnandoci sopra. Ogni occasione è buona per giocare con la creatività, è diventato il mio modo di vivere.

Cosa sono gli esercizi di meraviglia?

Sono un gioco di creatività e una seconda vita inventata per oggetti o elementi della natura. Prendo foglie, fiori, rami, tutte cose rigorosamente cadute, non stacco nulla, li adagio su un foglio e inizio a disegnarci intorno. Così diventano di volta in volta sirene, pavoni, signore, profumi, paesaggi. Ne ho fatto tanti anche con gli oggetti, un paio di pinze diventano una mongolfiera ma ribaltate sono la gonna di una donna. Sono un buon modo per allenare la mente a essere elastica.

Cosa non smette mai di meravigliarti? Cosa ha smesso di meravigliarti?

Nulla ha smesso di meravigliarmi a partire dalle mie figlie che sono un motivo di stupore continuo ma anche le foglie della magnolia di fronte a casa che cambiano colore a seconda della luce, oppure quando tremano al vento. Mi meraviglia ancora un paesaggio, l’acqua, il bosco. Ho un gran bisogno di natura e la vado a cercare spesso.

Sei mamma di due bimbe e una lavoratrice autonoma, trovi ancora il tempo per giocare con la creatività?

Si, se smettessi di giocare con la mia creatività morirebbe anche il mio lavoro. Per poter continuare a disegnare per gli altri ho bisogno di disegnare per me, fare qualcosa soltanto per me.

Non serve prendersi ore, a volte basta anche 10 minuti. Dopo le bambine e il lavoro è la mia priorità, non è una cosa che metto dopo tutto il resto, inoltre se passo molti giorni senza toccare un foglio inizio a innervosirmi, è necessario!

Fiabe, favole, racconti e mito hanno ancora qualcosa da dire a noi adulti?

Credo proprio di si, a me hanno aiutato molto nel mio percorso personale. Le fiabe e il mito mi hanno per prima cosa affascinato, mi hanno dato nuovi spunti per i disegni, poi mi hanno fatto riflettere. Andando ad approfondire e a studiare le fiabe e il mito ho scoperto un mondo grande e vasto. Il mito può ancora raccontarci il mondo, può aiutarci ad affrontare quel che hanno provato tutti gli uomini dalla notte dei tempi: la paura, la felicità, il distacco, la crescita. Ci sono temi universali che né i secoli né la tecnologia potranno mai cambiare: tutti nasciamo, tutti proviamo paura, amore, tutti proviamo il distacco e tutti cresciamo e diventiamo adulti.

Per il mio lavoro poi è fondamentale altrimenti rischierei di rimanere sempre sulla superficie delle cose, racconterei solo l’oggi, magari disegnerei un tema fondamentale per l’umanità senza saperlo, pensando di essere la prima e incosciente del fatto che ritorna nei racconti del mondo dalla notte dei tempi. Un illustratore deve saperlo. 

Hai ancora dei sogni da realizzare? Raccontami quello più vicino al tuo cuore.

Tanti sogni si sono realizzati negli ultimi anni, altri spero di realizzarli come poter riprendere a viaggiare con la mia famiglia, vedere tutto questo vasto e bel mondo.

Vorrei un camper del colore con cui girare l’Italia e far colorare tutti. 

Un giardino.

Poi ho sogni molto più banali come stampare i quaderni Burabacio con una bella copertina rigida e a colori ma a questo ci sto lavorando.

 

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