Tiziana Capocaccia

per migliorare la vita delle mamme e dei bambini

Sono felicissima di ospitare oggi l’intervista a Tiziana Capocaccia perché, oltre ad essere una cara amica, è una persona che stimo molto e sono convinta che il suo lavoro sia d’importanza fondamentale per molte SognoViaggiatrici che ogni giorno si confrontano anche con l’essere mamme.

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Come ho scritto nella mia guida Smetti di inseguire i tuoi sogni. Realizzali! Realizzare i propri sogni è un viaggio molto simile a quello che compiono i protagonisti delle favole e Tiziana, oltre ad essere una psicologa, è anche una scrittrice di favole per aiutare le mamme a comunicare temi complessi o difficili ai loro bambini. Come potevo non intervistarla?

Ti va di presentarti? Di cosa ti occupi e a chi si rivolge il tuo lavoro?

Grazie Claudia, è un vero piacere essere intervistata da te. Mi chiamo Tiziana e sono diventata in ordine di tempo: psicologa, scrittrice di fiabe e mamma. Ho lavorato per oltre dieci anni con i bambini realizzando interventi psicoeducativi per difficoltà legate sia alla sfera cognitiva che a quella emotiva. Oggi mi occupo di consulenze per i genitori e si rivolgono a me, soprattutto mamme. Credo molto nel sostegno ai genitori perché attraverso un lavoro con loro si crea un cambiamento positivo significativo anche per i bambini.

Che ruolo ha la creatività nel tuo lavoro?

Credo sia la base fondamentale di ogni più piccolo cambiamento. Quando ci troviamo in una situazione di impasse, una difficoltà, desideriamo che cambi qualcosa, abbiamo bisogno di elaborare un’emozione, una situazione, di assumere consapevolezza, di “stanare” e mettere in atto una potenzialità che fino a un certo momento non avevamo visto dentro di noi. Non si può fare nulla di tutto ciò senza agire in un modo nuovo, mettendo in campo pensieri e comportamenti nuovi. Per questo la creatività è davvero alla base del cambiamento, dell’evoluzione di sé e del nostro benessere.

So che oltre a scrivere favole ne sei anche illustratrice e che crei dei bellissimi mandala. Quanto è importante la creatività nella tua vita?

Ti ringrazio ma definirmi illustratrice è troppo. Mi impegno per fare dei bei disegni per le mie storie. È un lavoro bello ma anche complesso. Devo ammettere che i risultati mi soddisfano e questo mi spinge ad impegnarmi ulteriormente per migliorare.

I mandala sono un’area che mi viene da definire vygotskyanamente “di sviluppo prossimale”. Mi permettono di arrivare ad un nuovo punto possibile di sviluppo e di equilibrio interiore con il loro aiuto. Davvero dipingere “quei cerchi” ha un grande potere di riequilibrio per il sé. Sono il mio angolo di benessere e crescita interiore.

In che modo ti ispiri alla fantasia e immaginazione di tua figlia?

Mia figlia è stata sin dalla sua nascita una potente fonte di ispirazione. Per tutte le filastrocche e le fiabe che ho creato per cercare, inutilmente, di farla addormentare ;o) e adesso che è più grande attraverso i personaggi e le storie che lei crea e che trovo a volte davvero adorabili.

Hai scritto e autoprodotto numerosi libri per bambini. Com’è nata l’idea? Di cosa trattano?

Ho scritto fiabe per dieci anni. Contattato nel corso del tempo numerose case editrici. Alcune fiabe erano già nate in libri pubblicati da casa editrice. Altre erano finite in buona compagnia in antologie di premi letterari. Tuttavia di storie ce n’erano davvero molte nei miei cassetti, tra di loro molte secondo me aveva valore raccontarle a più persone possibile. Così ho deciso di auto-pubblicarle. Ormai le logiche delle case editrici mi sfuggivano completamente e ho voluto offrire una mia “collana” che potesse unire il piacere della lettura delle fiabe alla loro utilità psicologica, sono nati così dei libri il cui titolo inizia con “Come dire ai bambini” perché le fiabe sono un linguaggio meraviglioso per parlare anche di argomenti che possono creare difficoltà.

(Qui trovi tutti i libri di Tiziana Capocaccia)

Tre buoni motivi per leggere uno dei tuoi libri?

–  Aiutano a parlare di temi difficili come il divorzio, il bullismo, l’importanza di essere sé stessi, l’autismo.

–  Includono suggerimenti per svolgere attività insieme ai bambini.

–  Spiegano l’argomento agli adulti così da facilitare loro il compito nel gestire il tema insieme ai bambini.

Le favole a cosa servono? Perché sono importanti?

Perché siamo al mondo per ascoltare e raccontare storie. Siamo noi stessi delle storie. Le fiabe ci rappresentano. Ci possono aiutare a comunicare qualcosa di difficile ai bambini, ma ci aiutano anche a conoscerci meglio, perché quando inventiamo una fiaba, mettiamo sempre parte di ciò che siamo nella narrazione.

Se dovessi raccontarti con una favola, quale sarebbe?

Uh, che domandone! In questo momento sento che mi somiglia molto Alice nel paese delle meraviglie, un po’ perché la sto rileggendo con mia figlia, un po’ perché a volte mi sembra che tutto attorno a me sia troppo assurdo per essere vero.

Se dovessi usare una metafora per descrivere la creatività, quale sarebbe?

La creatività per me è come l’aria. È decisamente quella cosa senza la quale non potrei vivere, ma che a volte è così naturale e basilare che non pensi nemmeno di averla.

 

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