Autosabotaggio, come superarlo
L’autosabotaggio è un meccanismo comune a tutti gli esseri umani. Tutte noi ne abbiamo fatto l’esperienza, ma come superarlo?
In questo post vederemo:
1. Capire cos’è l’autosabotaggio
2. Riconoscere l’autosabotaggio
3. Capire a cosa serve l’autosabotaggio
4. Agire per superare l’autosabotaggio
Capire cos’è l’autosabotaggio
Capire cos’è l’autosabotaggio è assolutamente indispensabile per superarlo.
L’autosabotaggio è espressione del nostro Giudice Interiore, ossia quel meccanismo di sopravvivenza che abbiamo appreso da molto piccole.
Quando dipendevamo dagli adulti che si prendevano cura di noi, abbiamo appreso da loro cosa fare e cosa non fare per renderli felici.
Crescendo abbiamo interiorizzato i nostri genitori (non abbiamo più bisogno che mamma ci dica che non ci si infilano le mani nel naso, censuriamo da sole questo comportamento!) e le regole che ci hanno dato.
Ogni volta che, dentro di te, senti quella vocina che ti dice: “non dovrei farlo!”, “non sono capace”, “farò una figuraccia”, ecc, si è innescato il tuo Giudice Interiore.
Quando questo accade tu diventi contemporaneamente sia il tuo giudice, sia la persona che reagisce ai suoi diktat.
Come riconoscere l’autosabotaggio
Per prima cosa è fondamentale riconoscere l’autosabotaggio perché si mostra in forme subdole e, spesso, non facilmente riconoscibili.
Alcuni comportamenti spia che dovrebbero farti chiedere se stai mettendo in moto il tuo auto sabotatore interno sono:
– Rimandare
Ad esempio: posticipare continuamente un compito, trovare mille scuse per rimandare a un altro momento (“lo farò quando avrò…”, “lo farò quando sarò…”, “lo farò quando succederà che…”).
Leggi questo post su come smettere di procrastinare
– Prepararsi fino allo sfinimento
Ad esempio: approfondire eccessivamente un argomento utile per il progetto a cui stai lavorando.
In questo io sono cintura nera!
Studio, approfondisco più del necessario e questo mi richiede moltissimo tempo (in un certo senso rimando per studiare) e mi stanca a tal punto che, spesso, ho mollato dei progetti proprio per la stanchezza.
– Mantenere un profilo basso
Ad esempio: esporti poco, sminuire davanti agli altri e a te stessa il tuo valore (“ho fatto una cosa che possono fare tutti”).
– Non concludere
Ad esempio: iniziare un progetto e passare a un altro senza aver concluso il primo.
Leggi questo post su come superare l’inconcludenza con gli strumenti creativi
– Autosabotaggi di vario genere
Ad esempio: perdere qualcosa di indispensabile, dimenticare appuntamenti importati, ecc.
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A cosa serve l’autosabotaggio
L’autosabotaggio è semplicemente un meccanismo di difesa e di sopravvivenza.
Serve a tenerci lontani da comportamenti che metterebbero a rischio la nostra vita e lo fa in due modi:
1. Tenendoci alla larga da situazioni nuove
Essendo un meccanismo di difesa, l’autosabotaggio fa di tutto per farci restare nella nostra zona di comfort che ben conosciamo e in cui, siamo certe, non ci sono pericoli.
2. Creando confini e limiti
Per il meccanismo autosabotante ci sono solo limiti da non superare perché considerati pericolosi. Ogni volta che proviamo a superare uno di questi confini, ingaggiamo una sfiancante lotta interiore (lo supero di un passo, torno indietro di due, mi arrabbio, faccio un passo avanti, mi blocco, torno indietro, provo frustrazione, ecc.)
Come superare l’autosabotaggio
1. Smetti di credere di essere il tuo Giudice Interiore.
Immagina di essere un pc che abbia installato, al suo interno, un potente antivirus.
L’antivirus blocca le azioni del pc quando giudica come pericolosa un’azione (ad esempio scaricare un file da siti non protetti).
A seconda di come è impostato l’antivirus, il programma bloccherà automaticamente le operazioni considerate rischiose.
Per superare l’autosabotaggio devi iniziare a capire che tu sei il pc, non l’antivirus che è solo un programma installato.
2. Esercita l’auto osservazione e poniti domande che ti aiutino a riconoscere il tuo giudice interiore.
Quando si attiva questo meccanismo?
Quali sono i comportamenti che giudica pericolosi?
In che modo ti induce a stare ferma?
Quando eri piccola cosa veniva considerato giusto e cosa no?
Quando eri piccola cosa era permesso e cosa no?
3. Riappropriarti del tuo potere.
Non è di nessun aiuto sprecare le tue energie controbattendo a quello che ti dice il meccanismo sabotante, perché lui avrà sempre ragione!
La voce giudicante che senti dentro di te quando esci dalla tua zona di comfort, non sparirà mai!
Quello che puoi fare è abbassare il suo volume, agire ugualmente, ricordandoti che è solo un programma che sta cercando di difenderti.
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