Canta la tua canzone
Tre piccoli e rivoluzionari passi da seguire per essere te stessa
C’è una canzone per ognuno di noi
Questa è la traduzione di una frase contenuta nella bellissima canzone (se ti piace la musica folk l’apprezzerai anche tu) di Ilaria Graziano e Francesco Forni, ispirata a un testo della poetessa indiana Saloni Kaul, che si intitola Love Sails.
Love sails parla dell’amore (naturalmente!) e della nostra melodia, magari ancora inascoltata e senza parole, ma comunque quella che ci rende unici e diversi da tutti gli altri.
Ascoltando questa canzone ho pensato: “Ecco, è questo il senso della vita: cantare la mia canzone!”. Non emoziona anche te pensare che sei venuta al mondo con quell’irripetibile composizione di note? Uno spartito scritto solo per te e in attesa della tua personale esecuzione? Non ti rende forte sapere che il mondo aspetta la tua melodia? Che non sarebbe altrettanto bello e variegato se mancassero le tue note?
Poi arrivano le note (per l’appunto!) dolenti: “Come faccio a sapere qual è la mia melodia?”.
Amica mia, io ho 43 anni (ancora per poco) e mi faccio questa domanda quasi tutti i giorni. Risposta: Non lo so!
Non sono una psicoterapeuta, una counselor, una filosofa ma vivo e posso raccontarti solo della mia esperienza e so che questa è una domanda la cui risposta non sarà mai completa, ma ogni giorno puoi avvicinarti a lei e, se sei fortunata (o se fai in modo di esserlo), arriveranno anche dei fugaci istanti perfetti in cui sentirai che tu e la tua canzone siete un tutt’uno.
Ma se proprio vuoi un piccolo vademecum (approssimato e approssimativo) tratto da “Claudia tenta di capire chi è” eccoti accontentata:
1. Rispetta e fai rispettare la tua natura. Sembra facile ma non lo è per niente (almeno per me!). Come molte persone sensibili e introverse io ho imparato a nascondere al mondo chi veramente sono, fino a dimenticarlo anche io.
Non fare il mio stesso errore (sembro tua madre, vero?)! Nascondersi significa solo negare al mondo la meraviglia che sei e che puoi essere, significa perdersi completamente nella paura di non piacere, di non essere abbastanza, di essere diversa, di essere giudicata e, la più temibile di tutte, di essere sbagliata.
Il primo passo è: rispetta chi sei! Si, perché se sei la prima a non dare spazio alla tua canzone, come puoi pensare che lo facciano gli altri?
2. Cerca le note ricorrenti. Sono sicura che, se guardi indietro nella tua vita, troverai quel tuo modo unico e speciale di fare le cose, anche dove non lo immagineresti. Devi fare l’archeologa e la ricercatrice di te stessa, fiutare tutti gli indizi che hai sparso nella tua vita senza neanche rendertene conto.
Io da bambina costruivo case di Barbie (ora disegno le casette di Magic Town), passavo moltissime ore a disegnare e colorare (indovina un po’ ora che faccio?), da adolescente adoravo gioielli, perline e sognavo di creare collane e bracciali (ora dipingo ciondoli), ho sempre letto, scritto, ammirato (anche un po’ invidiato) tutti gli artisti (indovina un po’ ora che faccio?).
Il secondo passo è: sicuramente c’è un ritornello che canticchi da sempre, devi solo ascoltarti.
3. Fregatene di quello che gli altri pensano di te. Sai hai tu qualche suggerimento da darmi su come si fa, ti prego, scrivimelo nei commenti perché io sono ancora molto lontana dal riuscirci ma ho un “barba trucco”: circondarmi di persone che mi amano per quello che sono, che gioiscono quando canto la mia canzone e arrivano fino a chiedermi il bis.
Il terzo passo è: se proprio non puoi fare a meno di preoccuparti di quello che pensano di te, almeno circondati di persone che ti stanno realmente ascoltando!
Raccontami nei commenti della tua canzone. L’hai trovata?