Come sono passata dal sentirmi un difetto di fabbrica ad avere fiducia in me stessa

Ho una cosa in comune con le mie clienti: mi sono sentita per gran parte della mia vita un difetto di fabbrica!

Avevo in eccesso:
– immaginazione
– sogni
– interessi e curiosità
– emotività ed empatia
– ideali

Avevo in difetto:
– la costanza
– il non riuscire a stare su un binario (lavorativo, sociale, di ruolo)
– l’ambizione (non pervenuta!).
– la capacità di adattarmi al mondo
– senso pratico e concretezza.

Per lungo tempo sono stata realmente convinta di essere l’unica calimera al mondo!

Quando ho iniziato a studiare la personalità creativa e multipotenziale (vanno spesso a braccetto!!), non facevo altro che commuovermi.

Sapere che non sono sbagliata, sono solo una persona creativa, è stata una delle sensazioni più belle che io ricordi.

Non ero più la scema sconclusionata con la testa fra le nuvole, con tante idee strampalate, grandi sogni, ma totalmente incapace di realizzare qualcosa di buono nella vita.

Avevo trovato un nome, un riconoscimento per il mio modo di essere.

Ma poi ho fatto di più!

Mi sono chiesta: in che modo posso sfruttare l’essere creativa per cambiare la mia vita?

Da questa domanda è partito il mio percorso.

Ho fatto un elenco di tutti quelli che consideravo come difetti di fabbrica e ho cercato di vederli come risorse.

È stato un viaggio lungo e difficile ma mi ha donato un’immensa fiducia in me stessa.

Sono riuscita a realizzare la vita che desideravo, il lavoro che sognavo prima di addormentarmi e di cui scrivevo nei miei diari.

Ho liberato me stessa e mi sono promessa di fare tana libera tutte!

Voglio liberare le donne che si sentono diverse, inadeguate, poco concrete, creative e sognatrici, proprio come me!

Perché so che per ogni donna che libero, ce ne sono decine che entreranno in contatto con lei e con la possibilità di essere se stesse.

Nessuna dovrebbe mai rinunciare a realizzarsi perché si sente un difetto di fabbrica!

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