I doni dell’inconcludenza
e i pop corn che non scoppiano
Oggi voglio spezzare una lancia a favore dell’inconcludenza.
Le donne che stanno seguendo il mio percorso in 10 settimane “dalSognoall’Azione” si definiscono tutte inconcludenti e non trovano una soluzione che le faccia cambiare.
Donne bellissime, piene di interessi, di passioni e talenti che si cospargono il capo di cenere perché non riescono mai a concretizzare le loro idee.
La maggior parte di questi bellissimi fiorellini sono donne creative e vivono in un mondo in cui la specializzazione, l’auto miglioramento e la performance, la fanno da padrone.
Ogni volta che mi dicono “Sono inconcludente!”, io penso: “Ma sei proprio sicura che la sbagliata sei tu?”
Non fraintendermi, io sono assolutamente convinta della necessità e dell’importanza di imparare a focalizzarci su quello che vogliamo realizzare e di passare all’azione.
Ma perché per raggiungere i nostri obiettivi dobbiamo snaturarci?
Che male c’è se ci siamo appassionate a 3000 cose diverse? Se ci piace sperimentare e provare sempre nuovi orizzonti?
L’altro giorno stavo sistemando uno scaffale della mia libreria ed è saltato fuori un raccoglitore con dei disegni che avevo fatto anni fa.
Me ne ero completamente dimenticata e mi ha commosso il rivederli.
Dopo un minuto (anche meno!) stavo già pensando che questi disegni sono l’ennesimo progetto che ho lasciato incompiuto (me ne ero persino dimenticata!).
Da lì, a ripensare a tutte le cose che ho lasciato a metà, è stato un attimo.
Dalla gioia di un ritrovamento prezioso, sono passata alla frustrazione di sentirmi come una busta di pop corn non completamente scoppiati.
Ti senti mai così?
Quella sensazione che sì, qualche pop corn gustoso è uscito pure, ma mezza busta non è scoppiata. Che spreco!
Ma poi ripensandoci bene, chi lo ha detto che devo completare tutto e subito?
Sono una persona creativa, ho bisogno di sperimentare, di iniziare.
Le novità mi rendono felice, la curiosità è il mio grande motore.
Non ho dato un senso compiuto a quei disegni (come altre decine di cose) e allora? Si vede che qualche altra cosa avrà attirato la mia attenzione.
Ma non è che questa storia del sentirsi tapine nasce dall’essere persone colorate in un mondo in bianco e nero?
Non è che un maleficio ci fa credere che sia un difetto quello che è, invece, una grande risorsa?
Non è che a noi non scoppiano tutti i pop corn perché la nostra busta è strapiena?
Riflettendo su queste domande, ho fatto un lungo elenco dei doni dell’inconcludenza.
Eccone alcuni:
1. Grazie all’inconcludenza hai imparato di tutto di più.
Hai studiato tantissimi argomenti e imparato molte più cose della maggior parte delle persone che conosci.
Sai fare tantissime cose e, passando di palo in frasca, hai acquisito decine di abilità.
Alcune di queste abilità ti sono tornate, inaspettatamente, utili molti anni dopo e in campi che non avresti mai immaginato.
2. Grazie all’inconcludenza, sei una perenne allieva.
Imparare sempre cose nuove ti permette di sviluppare una grande autonomia nell’apprendimento e di gestire la frustrazione di essere alle prime armi.
Sono sicura che tu impari velocemente perché ti piace farlo e perché è tutta la vita che lo fai!
3. Grazie all’inconcludenza hai un pozzo di risorse (quasi) senza fine a cui attingere.
Hai idea di quanto è grande la cassetta degli attrezzi che hanno le persone creative e inconcludenti?
Sono sicura che anche tu hai tantissime risorse che bolli come “non concretizzate” solo perché non le hai trasformate in un lavoro, o perché non ti sei fermata e hai deciso di imparare altro.
Quindi, se ti senti inconcludente, datti da fare per realizzare il tuo progetto.
Mantieni il tuo focus sulla concretizzazione di quello che più ti sta a cuore.
𝗠𝗮 𝗿𝗶𝗰𝗼𝗿𝗱𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝗶 𝘁𝘂𝗼𝗶 𝘀𝘂𝗰𝗰𝗲𝘀𝘀𝗶 𝗱𝗶𝗽𝗲𝗻𝗱𝗼𝗻𝗼 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗱𝗮 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗲 𝗹𝗲 𝗰𝗼𝘀𝗲 𝗶𝗻𝗰𝗼𝗺𝗽𝗹𝗲𝘁𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗻𝗲𝗶 𝘁𝘂𝗼𝗶 𝗰𝗮𝘀𝘀𝗲𝘁𝘁𝗶 𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗮𝘃𝗲𝗿𝗲 𝘁𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗽𝗼𝗽 𝗰𝗼𝗿𝗻 (𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗰𝗼𝗽𝗽𝗶𝗮𝘁𝗶) 𝗲̀ 𝗺𝗲𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗮𝘃𝗲𝗿𝗻𝗲.
Scrivimi nei commenti quali doni ti ha portato la tua inconcludenza.