La mappa dell’Anima
un libro magico
“Dove vi trovate in questo momento? Chiudete gli occhi e descrivete il luogo in cui le emozioni vi dicono chi siete. Indugiate in un campo di sogni a piantare i semi dei vostri propositi, ansiosi di vederne i risultati? Vi siete smarriti in un deserto arido, dove mancate di tutto? O state vagabondando nella Valle della Perdita?”
Colette Baron-Reid
La Mappa dell’Anima di Colette Baron-Reid è un libro magico. A me ha fatto pensare al personaggio di una fiaba, una innocua vecchietta, vestita di semplici stracci, ma che, nel momento in cui entra in scena, già sai (ma non sai perché) che è dotato di poteri straordinari. Una vecchietta capace di trasformarsi in una fata e trasportati in una dimensione dove tutto è irreale e fantastico, di dare inizio ad un viaggio dove imparerai cose che ti cambieranno per sempre. La Mappa dell’Anima è a tutti gli effetti la guida turistica della nostra psiche, del luogo in cui abitiamo, creato dai nostri pensieri, dalle emozioni e convinzioni, indipendentemente dallo spazio fisico (città, regione, nazione, continente) in cui viviamo. Per visitare, muoverci all’interno di questo spazio, perlustrarlo e decidere se e come cambiarlo occorre abbandonare per un attimo il nostro spirito critico e razionale, restare attenti al nostro sentire e raccontarlo con l’immaginazione.
Io ho preso carta e penna ed ho iniziato a descrivere il luogo in cui mi trovo ora. Ho scoperto che vivo in un giardino labirintico dove è sempre notte e questo mi fa sentire frustrata, stanca, sola, a volte impaurita ma anche stupita e meravigliata da quello che si riesce a vedere quando non c’è la luce del sole: la luna, le stelle, le lucciole, la rugiada che brilla sulle foglie. Seguendo la guida (il libro della Bairon-Reid) ho perlustrato il territorio, scoperto di avere con me una bacchetta magica, che loschi figuri si nascondono nel labirinto e un unicorno bianco che ogni tanto lo attraversa al galoppo.
Descrivere, trasformare in un paesaggio le mie emozioni mi è stato di grande aiuto, mi ha fatto capire che non sono la mia paura ma provo paura, che posso interagire con lei anche semplicemente cercando, all’interno del mio viaggio immaginario, un aiutante magico o un talismano. Lo so che può sembrare folle ma è come diventare romanziere della tua storia, scrivere un racconto che parla di te e sapere che modificando la trama hai il potere di cambiare la tua vita.
Magia? Perché no?
L’Albero del Riposo, il Bosco Incantato, i Campi Temepestosi, La Casa della Vittima, Le Cime della Gioia, la Città degli Obblighi, il Fiume Temepestoso e il Ponte Sospeso, la Montagna Insormontabile, la Radura dell’Oblio e la Palude Melmosa sono luoghi che prima o poi attraversiamo tutti e perché non imparare come cavarcela, diventare esperti esploratori, scoprire risorse ed aiuti?
Tu in quale regione della tua Anima ti trovi in questo momento? Potremmo scoprirci vicine di casa!